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Incontri Culturali

Buon compleanno Hemingway

John Hemingway presenterà il suo libro:"Una strana tribù" (Marlin editore)

Titolo

Buon compleanno Hemingway

In occasione del centenario dall’arrivo del giovane Ernest Hemingway a Bassano del Grappa (18 ottobre 1918), Fondazione Luca è lieta di invitarvi all'evento celebrativo: "Buon compleanno Hemingway" sabato 20 e domenica 21 ottobre che si articolerà in 2 serate tra presentazioni, letture proiezioni di filmati, musica e teatro nella splendida Capella Mares a Villa Cà Erizzo Luca

 

Si inizia sabato 20 ottobre con lo spettacolo teatrale “ Addio alle armi " a cura di  Trento Spettacoli con Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis,  organizzazione di Daniele Filosi. La pièce teatrale ispirata dall’omonimo romanzo di Ernest Hemingway, sarà ambientata in Capella Mares di Villa Cà Erizzo, la dimora nella quale, durante la Grande Guerra, venne ospitata la Sezione Uno della Croce Rossa Americana, alla quale appartenne anche il giovane Hemingway.

Domenica 21 invece le celebrazioni continueranno con il ritorno a Bassano di John Hemingway, nipote del premio Nobel per la letteratura e già ospite d’onore  all’inaugurazione del Museo Hemingway 4 anni fa. Nell’occasione in anteprima nazionale John Hemingway presenterà il suo nuovo libro “Una strana tribù “ pubblicato in Italia da Marlin Editore John racconterà alcune inedite storie della sua famiglia dialogando con Roberto Vitale, presidente del  premio giornalistico Papa Ernest Hemingway Caorle.

 

4°ANNIVERSARIO - BUON COMPLEANNO HEMINGWAY 
Domenica  21 ottobre 2018 - ore 17:30
Presenterà il libro l'autore stesso John Hemingway: "Una strana tribù, (Marlin editore). Memorie di una famiglia", ospite al museo Hemingway in occasione del 4° anniversario del museo

 

Il libro tratteggia il complesso rapporto tra Ernest Hemingway e il figlio Gregory, padre di John, che, come scrisse lo stesso Ernest, assomigliava più di tutti a lui, sia fisicamente ("un piccolo Thomas Hudson in miniatura", si legge nel romanzo Isole nella Corrente, dove Gregory è rievocato nella figura di Andy), sia in alcuni lati del carattere, e nella passione per la pesca, le donne e la caccia. Ma Gregory fu un figlio che del padre finì per ereditare anche un certo lato oscuro (soffrirono entrambi di malattia bipolare ed entrambi erano affascinati dall'androginia), nonché le stesse debolezze, fragilità e un continuo estremismo con forti spinte autodistruttive. Una vita intensa, quella di Gregory, proprio come quella di Hemingway, caotica ma allo stesso tempo vissuta con autenticità. Il libro vuol essere un omaggio dell'autore a suo padre. Scrivendolo, John scopre come sia stato difficile vivere accanto a lui, così fragile, ma anche eccentrico per l'abitudine di indossare abiti da donna, lottando con la parte femminile del suo io. Un'abitudine che Gregory aveva sviluppato durante l'infanzia ed era nota allo stesso Ernest, che l'aveva sorpreso a indossare un paio di calze della madre e non se n'era meravigliato, poiché riconobbe in lui una strana e alquanto bizzarra tendenza degli Hemingway, tanto da esclamare: "Gregory, io e te proveniamo da una strana tribù". La verità e che il mito machista e il culto della virilità alimentati dal celeberrimo nonno erano solo una parte, sia pure preponderante, della loro complessa personalità. Ma ce ne accorgiamo solo ora leggendo questo libro che riporta anche alcune lettere inedite molto violente tra Ernest e Gregory.

 

 

 

 

 

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