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Conferenze stampa

OPERAESTATE FESTIVAL VENETO 2019 E FONDAZIONE LUCA: CIVILTÀ E PARTECIPAZIONE

OPERAESTATE FESTIVAL VENETO 2019 E FONDAZIONE LUCA: CIVILTÀ E PARTECIPAZIONE
26 Giugno, 2019

OPERAESTATE FESTIVAL VENETO 2019 E FONDAZIONE LUCA: CIVILTÀ E PARTECIPAZIONE

Si rinnova la collaborazione tra Operaestate Festival e la Fondazione Luca

Nella splendida Villa Ca’ Erizzo, sede del Museo Hemingway e della Grande Guerra, un omaggio a Ettore Scola con una ricca rassegna cinematografica e la danza di B.Motion.

(Bassano del Grappa) Operaestate Festival e Fondazione Luca rinnovano la loro collaborazione per la cultura e lo spettacolo, ambientando a Villa Ca’ Erizzo, anche per l’edizione 2019 del Festival, alcuni imperdibili appuntamenti, a partire dal grande cinema di Ettore Scola.

Con il cinema si apre il programma 2019, con un omaggio a Ettore Scola, autore di film bellissimi e amatissimi.

Dopo la dedica del 2018 al grande Ermanno Olmi, di questa ormai tradizionale anche se breve rassegna che dà il via al cinema di Operaestate Festival, un altro anniversario ispira il programma 2019: i 50 anni dall’uscita del film "Il Commissario Pepe" di Ettore Scola, girato in molta parte a Bassano. Ed è l’occasione anche per un doveroso omaggio a un grande maestro regista del nostro cinema con alcune fra le sue opere, scelte non solo tra le sue più conosciute. Ma certamente tra le sue più riuscite.

Ad aprire la rassegna, il 27 giugno alle 21, Il Commissario Pepe, del 1969: commissario di polizia in una cittadina del nord piuttosto tranquilla, il dottor Pepe viene un giorno incaricato e sollecitato a svolgere indagini sul malcostume dilagante che uno strano tipo di invalido anarcoide denuncia gridando per le strade e con lettere anonime. Dopo una prima breve inchiesta Pepe trova implicati, tra gli altri, alcuni personaggi di vario ceto sociale: due vecchi che affittano stanze per convegni amorosi; una ex manicure che vive con dieci studenti; la figlia del prefetto, minorenne, che si prostituisce per mantenere l’amante; un illustre clinico dedito a rapporti particolari così come il preside della scuola; una nobildonna patronessa di opere assistenziali, che usa la sua villa per riunioni orgiastiche; una suora che ha strani rapporti con le sue alunne. Il commissario, che comprende la gravità della situazione, cerca dapprima di risolvere con le buone alcune situazioni poi prepara le denunce presentando il fascicolo ai superiori. Pur elogiato per il suo scrupoloso lavoro, Pepe viene invitato a depennare dalla lista dei colpevoli i nomi più illustri per evitare uno scandalo. Posto di fronte a un così grave caso di coscienza, brucia il fascicolo e resta in attesa del trasferimento.

Il 28 giugno alle 21 è il turno di Ballando ballando, del 1983. Una balera della cintura parigina fa da sfondo, ma anche da protagonista, a cinquant’anni di storia francese. Cambiano i costumi, gli arredi e, naturalmente, i balli, ma resta comunque e sempre la voglia della gente comune di ritrovarsi il sabato sera o la festa per fuggire un po’ al grigiore, per sognare, per amare perfino, mentre il corso del tempo assorbe e sfuma tutto inesorabilmente nelle pieghe della memoria.

Il 29 giugno alle 21 C'eravamo tanto amati del 1974. Gianni, Nicola e Antonio, dopo aver militato nelle file partigiane ed avere maturato insieme ferventi ideali, “scoppiata” la pace si disperdono: Antonio fa il portantino al San Camillo di Roma; Gianni diviene avvocato; Nicola insegna a Nocera Inferiore, si sposa e lotta da idealista per un cinema che trasformi la società. Luciana è la ragazza che Antonio scopre e che Gianni prima gli strappa e poi abbandona per entrare, tramite matrimonio, nella famiglia di un costruttore edile senza coscienza sociale. Occasionalmente, ma sempre più raramente, i tre si incontrano. Dopo molti anni, quando gli eroi sono stati abbondantemente ridimensionati dal tempo e dalla società livellatrice, hanno modo di esaminarsi in occasione di un incontro imprevisto al quale prende parte anche Luciana che, alla fine, ha sposato Antonio.

Il 30 giugno è dedicato a La più bella serata della mia vita, del 1972. Alfredo Rossi, industriale romano residente a Milano, trasferisce illegalmente in Svizzera cento milioni. Trovata chiusa la banca, alla ricerca di un albergo incontra e segue con la sua Maserati un’avvenente motociclista, dietro la quale si inoltra sulle montagne finché l’auto resta in panne e lui è costretto a chiedere ospitalità in un castello. In qualità di imputato, partecipa ad un gioco-processo condotto da quattro magistrati in pensione. Mangiando e bevendo, e corteggiando la bella cameriera, Rossi risulta affetto da tutte le miserie e storture d’uno spregiudicato arrampicatore ed è trovato colpevole di omicidio premeditato ai danni del suo predecessore nell’azienda. Condannato a morte, brinda allegramente, poi, durante la notte, sogna di essere portato sul patibolo, mentre la misteriosa motociclista gli gira intorno vorticosamente. Al mattino, apprende con sorpresa che il giuoco era una messinscena ai danni di clienti facoltosi: paga il conto di mezzo milione e riparte. Davanti alla sua auto riappare la motociclista, dietro la quale Rossi si sfracella in un burrone. La motociclista e la cameriera erano la stessa persona, cioè la morte.

Dopo il successo degli scorsi anni, gli splendidi spazi della Villa ospitano anche quest’anno le produzioni di danza contemporanea più innovative, parte del programma B.Motion.

Domenica 25 agosto nei Giardini di Villa Ca' Erizzo vanno in scena ben 3 spettacoli:

-VAKULYA DANCE 4 Chen-Weo Lee (Taiwan)/ Vakulya Zontán (Ungheria) - Prima Nazionale

Anche quest’anno Operaestate commissiona, a cinque artisti diversi, creazioni inedite che si relazionino con quattro spazi della città, ogni giorno in modo diverso e originale. Chen-Wei Lee, ex-danzatrice di Batsheva, è una danzatrice freelance, coreografa e insegnante. Vakulya Zoltán ha studiato regia, recitato in diverse produzioni e dal 2011 collabora con coreografi, compositori e artisti visivi.

-CHISATO DANCE 4 Chisato Ohno (Regno Unito) - Prima Nazionale

Seconda artista coinvolta nelle quattro nuove creazioni per spazi del patrimonio cittadino, è Chisato Ohno. Dopo il diploma, Chisato è stata danzatrice di compagnie prestigiose come NDT2 e Batsheva, apprendendo così un repertorio che comprende opere di Naharin, van Manen, Lightfoot e Inger. Dal 2005 insegna la tecnica Gaga a Londra, e dal 2013 è parte della London Contemporary Dance School.

-JEREMY DANCE 4 Jeremy Nedd - Prima Nazionale

Jeremy Nedd è artista, coreografo e sound designer. Originario di New York, in Europa ha collaborato con il Balletto di Dresda e il Basel Ballett, e con diversi artisti visivi e di teatro a Basilea.

Dal 21 al 25 agosto, nell’Oratorio della Villa, la consolidata comunità che ogni settimana danza all’interno delle sale del Museo, diventa compagnia di danza e porta in scena, come da tradizione, un lavoro inedito, con tutta l’eloquenza dei loro corpi danzanti.   

ALESSANDRO SCIARRONI con "Save the last dance for me" - Prima Nazionale. La Polka Chinata è una danza dalle origini misteriose, di coppia, solo per uomini, immaginata per essere eseguita in uno spazio preciso: i portici bolognesi. Solo quattro persone oggi sono in grado di danzarla, ed è quindi in via di estinzione. Alessandro Sciarroni lancia allora una sfida alla comunità del festival e ai cittadini: tenerla in vita, trasmetterla, danzarla!                 

Un’occasione per visitare una delle ville più antiche e prestigiose della città (e anche il suo Museo!), che rinnova la sua apertura ai progetti del festival in musica, in danza, in cinema.

Informazioni e prenotazioni:

Biglietteria per la rassegna cinematografica:

Fondazione Luca 0424.529035 – info@villacaerizzoluca.it

Biglietteria per gli spettacoli di  Operaestate Festival: 

Biglietteria del festival:  tel. 0424.524214 

Tutto il programma del Festival su 

www.operaestate.it

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