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Conferenze stampa

L'ARTE DELLA COMMEDIA TRA CINEMA E TEATRO

L'ARTE DELLA COMMEDIA TRA CINEMA E TEATRO
23 Giugno, 2017

L’ARTE DELLA COMMEDIA TRA CINEMA E TEATRO

Si rinnova la collaborazione tra Operaestate e la Fondazione Luca: anche quest’anno, per la 37^ edizione del Festival,

Villa Ca’ Erizzo Luca, sede del Museo Hemingway e della Grande Guerra, ospita alcuni eventi del cartellone: dall’anteprima della programmazione cinematografica, all’inaugurazione del Festival.

Sotto il segno della commedia.  

(Bassano del Grappa) La Fondazione Luca – Museo Hemingway e della Grande Guerra, nel rinnovare anche quest’anno la preziosa collaborazione con Operaestate Festival Veneto per la cultura e gli spettacoli, ospita in Villa Ca’ Erizzo Luca a Bassano, alcuni imperdibili appuntamenti, a partire dal focus dedicato alla Commedia dell’Arte.

Per uno dei suoi segmenti teatrali, infatti, Operaestate volge lo sguardo alle radici del teatro popolare, scegliendo un approccio “pop”, rivendicando orgogliosamente la cultura che lo sostiene. Soprattutto quella veneziana, culla della commedia dell’arte, quando il teatro diventa un vero e proprio mestiere ( “arte” associato a commedia, si intende appunto “professione”). E introduce un bel po’ di novità, prima fra tute la presenza delle donne in scena (prima d’allora i ruoli femminili erano interpretati solo da uomini), e poi le maschere che fissavano caratteri ben definiti e chiaramente riconoscibili dal pubblico. Commedia di canovaccio fino alla “riforma” di Carlo Goldoni che introduce l’utilizzo obbligato di un copione pur mantenendo, in molti suoi capolavori, felicissimi sprazzi di commedia dell’arte. Un tipo di comicità che si trasforma, nel passaggio dal palcoscenico al grande schermo, e in tempi assai più recenti, nella felice stagione della Commedia all’Italiana.

A questo percorso teatrale di Operaestate,  è dedicata dunque l’ormai tradizionale rassegna cinematografica ospitata nella  Cappella Mares di Villa Ca’Erizzo Luca: “Dalla commedia dell’arte  alla commedia all’italiana”.

Inaugurazione con due “magnifici Goldoni”:

il Sior Todero Brontolon, in programma giovedì 29 giugno alle ore 21,  meravigliosa produzione Rai del 1969 firmata Carlo Lodovici, con uno straordinario Cesco Baseggio, e con una serie di bravissimi attori:  dall’indimenticabile Vina Volonghi a Elsa Vazzoler, a tutti quanti gli altri. 

Venerdì 30 giugno, sempre alle 21,  protagonista è il Re del teatro di regia italiano: Giorgio Strehler autore della messinscena del film commedia Le baruffe chiozzotte sempre di Carlo Goldoni. Un’opera corale che inscena - come commedia d’ambiente popolare ma anche commedia di conversazione e  con tanti debiti proprio verso la commedia dell’arte - le schermaglie amorose di un gruppo di popolani mossi da sinceri affetti dell’anima.

A seguire, sabato 1 luglio, l’evoluzione della maschera di Pulcinella in quella di Felice Sciosciammocca, creazione di Eduardo Scarpetta: indimenticabile in Miseria e Nobiltà con Totò, l’ultima grande maschera dello spettacolo italiano. Dall’omonima commedia del genio di  Scarpetta, Mario Mattoli dirige con mano sicura questo straordinario affresco della cultura napoletana; un “vestito” tagliato e cucito su misura per Toto', in un personaggio che preserva i tratti della maschera di "Pulcinella", e maschera esso stesso.

A chiudere la rassegna, domenica 2 luglio, dalla commedia dell’arte alla “commedia all’italiana” in uno fra i suoi esiti più alti: Signore e Signori di Pietro Germi, divertente e feroce satira sulla provincia italiana nella stagione del boom economico. Da un soggetto di Luciano Vincenzoni, che raccolse il materiale narrativo nella sua Treviso (mai nominata ma riconoscibilissima), Germi trae la sua commedia di costume più nera e più alta, anche se pochi ne riconobbero da subito il valore: ci penserà il Festival di Cannes a tributargli il meritato plauso internazionale, con la Palma d’oro del ‘66.

L’Arte della Commedia

Il percorso nella Commedia continua con il primo appuntamento teatrale del Festival, che quest’anno si apre proprio nei giardini di Villa Ca’Erizzo Luca.

Dopo il successo delle Women in Love dello scorso anno, sarà ora la volta della più divertente commedia dell’arte, che trova nel giardino della villa il palcoscenico ideale.

Così lunedì 17 luglio alle 21.20, andrà in scena Arlecchino Furioso, gioco scenico di Giorgio Sangati con gli attori di Stivalaccio Teatro, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto, che inaugura il festival e insieme il progetto teatrale dedicato al teatro popolare. Protagonista Arlecchino, la maschera più celebre della Commedia dell’Arte, che insieme a un gruppo di attori richiama il pubblico nella villa, attorno al palco: è il momento del teatro, dei comici, del mestiere di attore. In scena, un racconto di guerra e d’amore, che diventa un inno al teatro, ai comici, al loro mestiere, alla loro capacità di improvvisare. Un divertentissimo viaggio alla scoperta di un’arte che ha reso i teatranti italiani famosi nel mondo.

B.motion danza

Villa Ca’ Erizzo Luca ospiterà infine, nell’ambito del programma di danza di B.motion, anche un segmento della seconda edizione del progetto Stabat Mater che ha esordito nel 2016 con quattro felicissime nuove produzioni, di cui due ambientate proprio in Villa. Il progetto coinvolge coreografi da tutto il mondo, a cui Operaestate commissiona una creazione a partire da una delle più antiche poesie della letteratura religiosa in volgare italiano, lo Stabat Mater. Una preghiera che, prima della Riforma liturgica era utilizzata nell'ufficio del venerdì santo, e popolarissima era soprattutto perché accompagnava il rito della Via Crucis e la processione. Canto amatissimo dai fedeli, ha ispirato anche intere generazioni di musicisti: si pensi solo a Scarlatti, Vivaldi, Pergolesi, Rossini, Liszt, Dvorak. Il progetto va in scena in piccole Chiese della città di Bassano, cornice ideale per un progetto coreografico che si ispira a una delle più belle preghiere dedicate alla maternità.

Quest’anno, dal 24 al 26 agosto (rispettivamente alle ore 18 il giovedì, il venerdì alle 17, e alle 16 il sabato),  protagonista nella cornice raccolta della Cappella Mares, sarà Hilde Elbers, coreografa olandese che coglie l’occasione di questa commissione per esplorare più da vicino il concetto di peccato originale. In un passo a due rituale e allo stesso tempo concreto, due danzatori riprendono il proprio posto, rivendicando il loro diritto di essere, senza biasimo o senso di colpa. Un potente “no” all’inarrestabile bisogno di dimostrare meritevole la propria vita.

Un’estate di spettacolo da non perdere, per cogliere l’occasione di visitare anche una delle ville più prestigiose della città e il suo Museo dedicato a Hemingway e alla Grande Guerra,  e che per queste occasioni si apre al pubblico, al teatro, alla danza, al cinema.

 

Informazioni e prenotazioni:

Biglietteria Operaestate Festival: tel. 0424 524214  /  0424 519811

Tutto il programma del Festival su www.operaestate.it

(Scarica il programma cartaceo in formato elettronico nella sezione Download, e portalo con te sui device di lettura!).

 

 

 

CINEMA

Villa Ca’Erizzo Luca / Cappella Mares

dal 29 giugno al 2 agosto

Dalla commedia dell’arte alla commedia all’italiana

Tutta dedicata alla commedia che deriva dal più insigne teatro popolare, la piccola rassegna  nella Cappella Mares di Villa Ca’Erizzo Luca che omaggia, come ormai da qualche edizione, uno fra i molti  percorsi di Operaestate. S’inizia con due magnifici Goldoni: il Sior Todaro Brontolon con uno straordinario Cesco Baseggio e Le baruffe chiozzotte con la regia di Giorgio Strelher, due capolavori del grande “riformatore” ancora con felicissimi sprazzi di commedia dell’arte. E poi l’evoluzione della maschera di Pulcinella in Felice Sciosciammocca di Scarpetta: indimenticabile in Miseria e Nobiltà con Totò, l’ultima grande maschera dello spettacolo italiano. Per finire con la  “commedia all’italiana”, in uno fra i suoi esiti più alti: Signore e Signori di Pietro Germi, divertente e feroce satira sulla provincia italiana nella stagione del boom.

Giovedì 29 giugno ore 21,00

Sior Todero Brontolon

(Italia 1969) di Carlo Lodovici

Con Cesco Baseggio, Lina Volonghi, Elsa Vazzoler

Durata 142’

Una bellissima commedia di Goldoni realizzata in modo superlativo dalla RAI quando ancora faceva delle produzioni di qualità. Bravissimo Cesco Baseggio, ma bravissimi tutti gli attori:  dall’indimenticabile Vina Volonghi a Elsa Vazzoler, a tutti quanti.  Ottima la regia. 

Venerdì 30 giugno ore 21,00

Le baruffe chiozzotte

(Italia, 1966) di Giorgio Strehler

Con Lina VolonghiAnna MaestriCarla GravinaTino ScottiCorrado Pani

Durata 120’

Un grande Strelher dirige un altro capolavoro goldoniano: un’opera corale che mette in scena - come commedia d'ambiente popolare ma anche commedia di conversazione  con tanti debiti verso la commedia dell'arte - le schermaglie amorose di un gruppo di popolani mossi da sinceri affetti dell'anima.

Sabato 1 luglio ore 21,00

Miseria e nobiltà

(Italia, 1954) di Mario Mattoli

con TotòSophia LorenCarlo CroccoloValeria MoriconiDolores Palumbo

Durata 95’

Dall'omonima commedia del genio di Eduardo Scarpetta, Mario Mattoli dirige con mano sicura questo straordinario affresco della cultura napoletana. Un "vestito" tagliato e cucito su misura per Toto', in un personaggio che preserva i tratti della maschera di "Pulcinella", ed esso stesso maschera.

Domenica 2 luglio 29 giugno ore 21,00

Signore e signori

(Italia, Francia 1965) di Pietro Germi

con Franco Fabrizi, Olga Villi, Virna Lisi, Beba Loncar, Gastone Moschin

Durata 120’

Da un soggetto di Luciano Vincenzoni, che ha raccolto il materiale narrativo nella sua Treviso (mai nominata ma riconoscibilissima), Germi trae la sua commedia di costume più nera e più alta. È una satira bruciante, e molti non ne riconobbero da subito il valore. Ci penserà il Festival di Cannes a tributargli il meritato plauso internazionale, con la Palma d'oro del '66.

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria:

tel. 0424 529035 – info@villacaerizzoluca.it

 

TEATRO

Giardini di Villa Ca’Erizzo Luca – Bassano del Grappa

Lunedì 17 luglio, ore 21,20

 

Arlecchino furioso

Canovaccio a cura di:

Giorgio Sangati, Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori,

Marco Zoppello

Regia: Marco Zoppello

Scenografia: Alberto Nonnato

Maschere: Roberto Maria Macchi

 

Personaggi e interpreti

Arlecchino – Marco Zoppello

Romanella, servetta – Sara Allevi

Isabella, innamorata – Anna De Franceschi

Leandro, poi in abito di Capitan Buttafuoco – Michele Mori

Musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica da: Veronica Canale

L’Amore, quello con la “A” maiuscola, è il motore di un’originale commedia costruita secondo i canoni classici della Commedia dell’Arte, un Amore ostacolato, invocato, cercato, nascosto e rivelato, ma soprattutto un Amore universale, capace di travalicare i confini del mondo.

Lo spettacolo è pensato per un pubblico universale, recitato con varietà di lingue e dialetti, arricchito dall’uso delle maschere, dei travestimenti, dei duelli, dei canti, delle musiche e delle pantomime.

Una coppia di innamorati, Isabella e Leandro, costretti dalla sorte a dividersi, si ritrovano dieci anni dopo in Venezia, pronti a cercarsi e innamorarsi nuovamente. Allo stesso tempo, il geloso Arlecchino corteggia la servetta Romanella, pronto ad infuriarsi al primo sospetto di infedeltà. L’Amore trionferà?

B.MOTION DANZA

Villa Ca’Erizzo Luca / Cappella Mares

dal 24 al 26 agosto

giovedì  24 agosto, ore 18

venerdì 25 agosto,  ore 17

sabato  26 agosto,  ore 16

Stabat Mater

Coreografia Hilde Elbers

Interpreti Hilde Elbers & Judit Ruiz Onandi

Musiche originali  Natasja Giebels

Coprodotto da: DansBrabant (NL), Theaterfestival Boulevard (NL) & Operaestate Festival (IT)

Lo Stabat Mater, che diventa parte della liturgia cattolica, descrive l'immenso dolore di una madre per suo figlio morto per i peccati dell'umanità. Il testo originale è la partenza, per la coreografa Hilde Elbers per esplorare da vicino e in modo critico, il concetto del peccato originale. Il messaggio originale è inequivocabile: per tornare al Giardino abbiamo bisogno di riscattare noi stessi.

Come su pendii scivolosi per i tacchi dorati, Hilde esprime un potente no a quella idea originale di colpa. In un duetto terrestre altrettanto rituale, due danzatori riconquistano il loro posto, con il diritto di essere: sensuali ma incolpevoli, crudeli e teneri allo stesso tempo. Tirando via strati pietrificati come la vecchia pelle che scende, strappando vecchie abitudini e vincoli come se fossero troppo aderenti. Perché penitenza? Ciò che rimane è la gioia della fiducia e la femminilità senza pregiudizi.

 

Hilde Elbers (olandese, classe 1979) si è laureata alla Fontys Dance Academy di Tilburg nel 2003 e ha danzato per Conny Janssen, T.r.a.s.h, Itzik Galili, Constanza Macras e molti altri. Negli ultimi anni si è dedicata anche a sue proprie creazioni. Elbers si distingue come una dance-maker che si avvicina al pensiero umano, ai comportamenti e ai processi intuitivi con un'apertura radicale e in modo estremamente fisico. In collaborazione con l’incubatore di danza DansBrabant, ha portato in scena, sempre con grande successo, le sue creazioni: The Animated (2014) e A Manual for Walking (2016) e yeah but no but yeah (2017).

 

Per gli spettacoli di teatro e di danza, informazioni e prenotazioni:

Biglietteria Operaestate Festival: tel. 0424 524214  /  0424 519811

www.operaestate.it

 

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