arrow-calendar--leftarrow-calendar--rightarrow-leftarrow-rightbutton-arrowcalendarclockdownloadgridgroupinfolinklogo-museohemingwaylogo-vertical-museohemingwaymarkerpaypalrouteshare-emailshare-facebookshare-google-plusshare-pinterestshare-twittershareslider-arrow-leftslider-arrow-rightsocial-facebooksocial-issuusocial-youtubetickets

Conferenze stampa

Asiago racconta il giovane Hemingway

Asiago racconta il giovane Hemingway
20 Marzo, 2018

CITTÀ DI ASIAGO
COMUNICATO STAMPA CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE


Asiago, 20/03/2018 Asiago racconta il giovane Hemingway
Si apre una nuova stagione espositiva al Museo Le Carceri di Asiago con una mostra di carattere storico legata alle ultime fasi della Grande Guerra nel 1918, una mostra dedicata al giovane e futuro Premio Nobel per la Letteratura Ernest Hemingway.
Dal 25 marzo al 12 luglio 2018 l'Amministrazione Comunale di Asiago, Assessorato al Turismo e alla Cultura, in collaborazione con la Fondazione Luca “Museo Hemingway e della Grande Guerra” di Ca’ Erizzo a Bassano del Grappa e la Cooperativa “Il Faggio” propone una retrospettiva sulla presenza sull'Altopiano del giovane futuro giornalista e scrittore - allora autista volontario della Croce Rossa Americana - e degli Alleati statunitensi.
Nell'aprile 1918 gli Stati Uniti d'America entrarono nella guerra ed Ernest Hemingway, classe 1899, si presentò come volontario per andare a combattere in Europa con il Corpo di spedizione statunitense, come già stavano facendo molti giovani aspiranti scrittori che provenivano dalle università, tra i quali John Dos Passos, William Faulkner e Francis Scott Fitzgerald. Escluso dai reparti combattenti a causa di un difetto alla vista, venne arruolato nei servizi di autoambulanza come autista dell'ARC (American Red Cross, la sezione statunitense della Croce Rossa) e fu destinato al fronte italiano nelle città di Schio (Lanificio Cazzola) e Bassano (Cà Erizzo), ai piedi del monte Pasubio, del Grappa e dell'Altopiano di Asiago. Il giovane Hemingway desiderava però partecipare alla guerra “più da vicino” e così fece domanda per essere trasferito. Fu mandato nelle vicinanze di Fossalta di Piave come assistente di trincea, dove aveva il compito di distribuire generi di conforto ai soldati recandosi quotidianamente alle prime linee in bicicletta. Durante la notte tra l'8 e il 9 luglio, nel pieno delle sue mansioni, venne colpito dalle schegge dell'esplosione di una bombarda austriaca pesante. Cercò di mettere in salvo i feriti, ma mentre si dirigeva al Comando con un ferito in spalla, fu colpito alla gamba destra da proiettili di mitragliatrice. Dopo le prime cure ricevute presso l'Ospedale da campo della Repubblica di San Marino, a metà luglio fu trasportato all'Ospedale della Croce Rossa americana a Milano, dove fu operato e rimase per tre mesi. Una volta dimesso e decorato con la Medaglia d'Argento al valor Militare italiana, ritornò al fronte a Bassano.
Nel giugno del '18 prima del grave ferimento, e dopo la convalescenza a Milano, con la sua ambulanza era salito più volte sulle nostre montagne e rimase affascinato da volti e luoghi che gli sono rimasti ben impressi e che ha trasferito poi in decine di racconti e romanzi carichi di emozioni, in capolavori come “Addio alle Armi”, “Di là dal fiume e tra gli alberi”, “La scomparsa di Pickles Mc Carty”.
Hemingway raggiunse già in vita fama e popolarità non comuni, che lo elevarono a mito delle nuove generazioni. Ricevette il Premio Pulitzer nel 1953 per “Il vecchio e il mare”, vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1954 e molte delle sue opere sono considerate pietre miliari della letteratura americana. Il Museo di Ca’ Erizzo, fortemente voluto dai proprietari e promotori dott. Renato e Alberto Luca, è diventato il luogo simbolo della memoria, il “contenitore” dei ricordi di Hemingway e dei “poeti di Harward”, di quei giovani volontari americani che vissero da protagonisti gli ultimi mesi della Grande Guerra e qui nutrirono le loro menti di quel dramma dell’umanità che fu il primo conflitto mondiale, che hanno poi trasferito nelle loro esperienze e nelle opere letterarie di cui furono autori. Sulle tracce del mito di Hemingway si torna naturalmente tra Bassano ed Asiago e si ritrovano episodi, vicende, storie immortali di eroi della quotidianità che la mostra al Museo “Le Carceri” offre oggi alla riflessione dei visitatori. “Conoscere la storia della Grande Guerra attraverso le testimonianze di un Premio Nobel per la letteratura - sottolinea l'Assessore al Turismo e alla Cultura Chiara Stefani - significa scoprire aspetti inediti legati alla presenza sull’Altopiano degli alleati e dello stesso Hemingway. Colpisce il fatto che il celebre scrittore, che ha trascorso la vita viaggiando e vivendo in molte parti del mondo, sia rimasto sempre profondamente affezionato al Veneto e ai luoghi che lo videro giovane soldato, tanto da ritornarvi ripetutamente e a lungo”. L'allestimento della mostra si compone di pannelli con foto inedite e testi che comprovano la presenza di Hemingway nei nostri territori nel 1918, bacheche con edizioni rare, sale multimediali e percorsi didattici. Ad accompagnare la cerimonia inaugurale della mostra, domenica 25 marzo alle ore 11.00, una introduzione dello storico prof. Paolo Pozzato e del giornalista dott. Giandomenico Cortese. Durante i mesi di apertura sono previsti numerosi eventi: visite guidate alla mostra a cura delle Guide Altopiano, laboratori didattici per bambini e famiglie a cura della Dott.ssa Lucia Spolverini, incontri al Museo e sui luoghi del Fronte sud a cura del Dott. Andrea Vollman e la proiezione del film “Addio alle armi” in collaborazione con il Cinema Lux.


Apertura:
Dal 25 marzo al 30 giugno (sabato, domenica e festivi)
Ore 10.00 – 12.30 e 15.30 – 18.30
Dal 1° luglio al 12 luglio (tutti i giorni)
Ore 10.00 – 12.30 e 15.30 – 19.30
Ingresso € 3,00 (gratuito per disabili e bambini fino ai 6 anni)


Per informazioni:
Museo Le Carceri tel. 0424-600255
museolecarceri@gmail.com
Sportello Informazioni Turistiche tel. 0424-462221
info@asiago.to
www.asiago.to

Newsletter

Resta aggiornato su tutte le nostre ultime novità ed eventi